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venerdì 31 ottobre 2008

Di grigio si vive...

Ecco il mio ultimo trip acquariofilo. Ormai non vedo l'ora di averne qualcuno.
È da un po' che cercavo una specie da accompagnare al mio gruppo di Xenotilapia nigrolabiata. Ho provato con varie Xenotilapia, ma le biparentali sono troppo aggressive così come anche i Cyprichromis. L'amico Michael Näf mi suggerisce una specie di Trematocara. I Trematocara sembrano essere specie tranquille che in natura frequentano ambienti d'acqua aperta ad elevate profondità del lago Tanganica. Michael ne ha introdotto un gruppo, probabilmente di Trematocara marginatum, in vasche di medie dimensioni (tra i 300 ed i 400 litri) insieme a Paracyprichromis nigripinnis e X. nigrolabiata. Siamo nel regno del puro grigio, di un pesce che si colora solo poco prima dello spegnimento delle luci, diciamo per circa 20 minuti al giorno, ma ormai noi ciclidofili del Tanganica sappiamo accontentarci di qualche pallido riflesso.


Trematocara marginatum. (C) Michael Näf


5 commenti:

enrico ha detto...

E qui casca l'asino..... :DDDDD
Macche' grigi. Vedrai appena riproducono che tireranno fuori 3 o4 strati di azzurro alternati al nero da far impallidire un paio di lozza. Naturalmente da tenere rigorosamente al buio. L'unica cosa da controllare sono i maschi in ripro parecchio aggressivi e che potrebbero essere molto stressanti per le nigro. Fanno un specie di lekking con nidi molto ravvicinati. Bellissimo da vedere perche' sembrano molto piu' nervosi delle melanogenys. Stasera se trovo il tempo inizio a bloggare anch'io. Niente di serioso come fate tu e Fabio con testi sacri e link intraducibili ma solo cosine leggere leggere per una lettura veloce.

Ciao Enrico

Unknown ha detto...

Mi stavo giusto chiedendo quando saresti comparso! Grande Enrico che anche tu blogghi! Ti metto nel blogroll allora. Non mi hai ancora detto nulla del viaggio recente che hai fatto. Non li hai più però i Trematocara, vero?

enrico ha detto...

Le Trematocara non le ho piu' ma sono aspramente pentito di aver dato via subito la nidiata e di aver sottovalutato l'aggressivita' dei maschi. Adesso mi sono ricrenicichlizzato e sono nella pampa.

ciao enrico

Miles ha detto...

Le Trematocara non sono molto simili agli Ectodus?

Miles

Unknown ha detto...

I Trematocara sono pesci bentopelagici e quindi direi che non hanno molte somiglianze con gli Ectodus. Forse nel costruire un nido. Il fenomeno interessante è che di notte sembra che risalgano in superficie per catturare il plancton di cui si nutrono.