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mercoledì 30 aprile 2014

Neolamprologus timidus, la prima specie descritta nel 2014



Venni in contatto con i fratelli Karlsson nei primi anni del 2000. Cercavo articoli interessanti da pubblicare corredati da fotografie di buona qualità. Magnus e Mikael vivevano in Tanzania, si erano trasferiti  dalla Svezia, dove gestivano una società che esportava ciclidi per il mercato acquariofilo occidentale. In quel periodo, però, stavano chiudendo quell'esperienza per dedicarsi a qualcosa di diverso, probabilmente si erano resi conto, come molti altri viaggiatori mi hanno riferito, che la maggior parte dei ciclidi va osservata in natura e non in acquario. 
Sul loro sito web c'erano articoli che si distaccavano nettamente da tutto quel che si leggeva in quel periodo; erano storie, emozioni, sogni per noi acquariofili: "La nebbia mattutina era rotolata giù dalle montagne. Due buoi stavano trascinando un vecchio aratro nel campo. La sera precedente aveva piovuto per parecchie ore ed ora il vapore risaliva dal terreno. Su un piccolo rialzo nel campo zappavano cinque donne. Era caldo e il sole diffondeva spietato una luce abbagliante. Neppure la brezza più leggera spirava sul pendio. Nessun rifugio che potesse dare una sensazione di fresco, solo un inesorabile calore che alla fine spinse il gruppo di persone all'ombra di un grande albero di mango. Tutto intorno giacevano campi infiniti di cassava. Guardando verso il lago, si poteva scorgere Karema a nord e Cape Mpimbwe a sud. Da lì, il lago Tanganica sembrava trasparente, le sue acque rilucevano di blu..."
In seguito persi le loro tracce, ma nei primi mesi del 2014 sono tornati prepotentemente alla ribalta con due descrizioni scientifiche di nuove specie di lamprologini del lago Tanganica redatte insieme a Sven Kullander, su questo blog è apparso parecchie volte, e Norén Michael. I lamprologini sono stati spesso ospiti del blog e per un veloce ripasso del genere Neolamprologus potete leggere qui (tassonomia, what else?) e qui (Io sono colonia, lo ricordate? Ho pronto un altro racconto, ma per lui ho ora altri progetti). Tanti anni di immersioni, catture, osservazioni stanno dando i loro frutti scientifici e non solo ai fratelli Karlsson. Potete rendervi conto della qualità del loro lavoro sul sito African Diving ltd, ma ne possiamo parlare un'altra volta. Trovate anche un gruppo in facebook, qua.



Neolamprologus timidus n. sp. Kullander, Norén, Karlsson Karlsson 2014


Diagnosi Neolamprologus timidus si distingue dal simile N. furcifer per la guance ricoperte di scaglie (guance nude in N. furcifer), per avere il primo raggio molle delle pinne pelviche più lungo rispetto al secondo (secondo raggio più lungo del primo in N. furcifer), per le pinne pettorali che superano la base del primo raggio duro della pinna anale (pinna pettorale breve in N. furcifer), per l'assenza di macchia scura alla base della pinna caudale nell'adulto (presenza della macchia scura in N. furcifer), per la testa più appuntita, per le pinne pettorali gialle o trasparenti (arancioni in N. furcifer). Nell'areale settentrionale inoltre l'occhio ha un bordo aranciato (giallo in N. furcifer) e le strisce orizzontali sui fianchi non sono interrotte (interrotte in N. furcifer). Nella regione meridionale inoltre N. timidus ha lunghi filamenti nella pinna caudale; nei N. furcifer di quell'area la pinna caudale è arrotondata, ma è solo qui che la pinna caudale è così (furcifer significa dalla coda biforcata). L'anello intorno all'occhio di N. timidus inoltre è ancora più rosso.


Scatti in natura ripresi a Ulwile (lago Tanganica). a. maschio adulto di Neolamprologus timidus; b. Femmina adulta di N. timidus; c, maschio adulto di N. furcifer; d, Femmina adulta di N. furcifer. Permission granted by author.


Scatti in natura della nuova specie. a, Neolamprologus timidus a Kolwe Point, 20 m di profondità; b, N. furcifer (Udachi) a Kolwe Point, 20 m di profondità; c, N. timidus a Musi Point, 6 m di profondità; d, N. furcifer (Ulwile) a Musi Point, 6 m di profondità; e, N. timidus a Mtosi, 5 m di profondità; f, N. furcifer (Ulwile) a Mtosi, 5 m di profondità. Permission granted by author.

Distribuzione e ambiente N. timidus è diffuso lungo 100 km di costa tanzaniana del lago Tanganica da Kampemba point a nord fino a Kisi Island a sud. Un esemplare conservato in alcool proviene da Msamba e amplia ulteriormente la distribuzione verso la regione meridionale del lago. La località da cui proviene l'olotipo (l'esemplare conservato per la descrizione scientifica) è Musi point nell'isola di Ulwile. L'ambiente frequentato dalla specie è l'habitat roccioso tra i 2 e i 40 metri di profondità dove è possibile incontrare diverse coppie che difendono un territorio nei pressi di una cavità di difficile accesso. Spesso il territorio include una roccia di grandi dimensioni che è abitata anche da altre specie come N. furcifer e Julidochromis regani. Gli individui di N. timidus sono generalmente posizionati a testa in giù con il ventre a contatto con il substrato come è solito per N. furcifer.  

Musi point nell'isola di Ulwile, lago Tanganica. Permission granted by author.



Distribuzione geografica di Neolamprologus timidus, lago Tanganica. Permission granted by author.


Distribuzione geografica di Neolamprologus timidus e di N. furcifer, lago Tanganica. Permission granted by author.

Etimologia Il nome della specie (timidus) deriva dal latino e si riferisce al comportamento schivo e elusivo che questo ciclide possiede.

Note La specie è stata scoperta nell'aprile 2008 a Kipili, lungo la costa tanzaniana.


Commento personale Il lago Tanganica continua a stupire e una specie "nota" (non tanto come come stile di vita di cui si sa ben poco e quel poco si limita al fatto che sia haremica e che un maschio può avere un territorio di 100 metri quadrati) come N. furcifer in realtà ora risulta avere nascosto un'altra specie. Se leggete l'articolo originale noterete anche che gli autori mettono in luce una ulteriore variabilità fino ad ora nascosta e dall'analisi della forma corporea si evidenziano due varietà (specie?) diverse; la forma Udachi, quella nota, e la forma Ulwile con corpo più allungato e  pinna caudale più corta. La nuova forma è stata osservata a Ulwile Island e Lupita. 
Nell'articolo sono riportati anche i risultati dell'analisi molecolare condotta anche con geni mitocondriali che sembrano escludere affinità genetiche fra le N. timidus e furcifer. Viste le somiglianze che mi sembrano poco spiegabili con la convergenza nello stile di vita il risultato è sorprendente. L'utilizzo di un maggior numero di geni non mitocondriali avrebbero dato lo stesso risultato? Ai posteri...
Dimenticavo, il paper è open access, scaricatelo.

Kullander, Sven & Michael Norén, Mikael Karlsson & Magnus Karlsson. 2014. "Description of Neolamprologus timidus, new species, and review of N. furcifer from Lake Tanganyika (Teleostei: Cichlidae)". Ichthyological Explorations of Freshwaters. v. 24(n. 4), pp. 301 - 328.


venerdì 25 aprile 2014

Cryptoheros cutteri, un anno dopo.

Ricordate i Cryptoheros cutteri che ho in vasca dall'anno scorso? Sono cresciuti, si riproducono spesso al punto che devo limitarli nella loro attività (lascio con i genitori i piccoli anche per sei mesi e come nell'uomo non c'è miglior anticoncenzionale che una prole numerosa) e hanno sviluppato una colorazione interessante. La vita di coppia procede abbastanza bene, anche se nei ciclidi centroamericani scaramucce o prove di forza non mancano. Non sono riuscito a introdurre in vasca i poecilidi (Poecilia salvatoris) come nell'altro acquario dove allevo i Thorichthys pasionis dato che i Cryptoheros li perseguitano fino allo sfinimento. La maturità sessuale viene raggiunta in acquario dopo circa sei mesi, alla misura di cinque, sei centimetri.
Alcuni ritengono il cutteri una forma di C. spilurus, ma la striscia azzurra sul peduncolo, il numero minore di barre (in pratica saltano le barre intermedie) sui fianchi e la sfumatura aranciata lo rende facilmente riconoscibile.




Maschio di Cryptoheros cutteri.

martedì 22 aprile 2014

Breaking news: Chalinochromis cyanophleps. La seconda descrizione dell'anno.

La seconda descrizione scientifica dell'anno è ancora un ciclide del lago Tanganica: Chalinochromis cyanophleps. Ho modo di presentarvi la specie grazie a Evert van Ammelrooy che in questi giorni è in immersione nel lago e che mi ha permesso di utilizzare questo fotografia che rende meglio di mille parole le sfumature azzurre che contraddistinguono il corpo e il nome (cyanophleps significa venature blu) di questo ciclide. Presto, sto finendo anche quella di Neolamprologus timidus, la presentazione sul blog.


Chalinochromis cyanophleps. Mvuna island.
Fotografia di Evert van Ammelrooy.

sabato 5 aprile 2014

Neolamprologus timidus. Coming soon.

Quasi quattro mesi per avere la prima descrizione di un nuovo ciclide; non c'è che dire, timido di nome e di fatto. L'attesa però è ampiamente ripagata, si parla di Lago Tanganica. A presto.

Update: all'orizzonte si profila una seconda descrizione, sempre dal Lago Tanganica: Petrochromis.