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lunedì 1 dicembre 2014

Acquariofili. Santi o peccatori? (Prima parte)


Sei anni fa i fratelli Karlsson, nell'ultimo anno sono i protagonisti di questo blog, scoprirono una popolazione di Tropheus moori del lago Tanganica che chiamarono "Murago Tanzania". La popolazione era costituita da circa 1000 esemplari e per paura che qualcuno la decimasse per il mercato acquariofilo la località venne tenuta segreta. Oggi questa popolazione è stata scoperta da un esportatore che secondo quanto riportato ha già venduto circa 200 esemplari in Europa e in America. Non è incauto pensare che i Murago Tanzania potrebbero essere già scomparsi in natura a causa di un prelievo non sostenibile ed esistere solo negli acquari di qualche appassionato.
A lanciare l'allarme dalle pagine di Cichlid Room Companion è Ad Konings, uno dei maggiori conoscitori di ciclidi africani, che invita gli acquariofili a non acquistare pesci di questa varietà.
Ancora una volta si ripropone la questione etica del prelievo dall'ambiente naturale e della commercializzazione degli esemplari selvatici. Il dibattito sta investendo alcune tra le più avanzate nazioni del mondo (dal punto vista acquariofilo) e sta avendo la meglio il fronte che prevede la proibizione dell'importazione di esemplari di cattura.
Per ora mi limito a esporre i fatti. Prossimamente ulteriori dibattiti.

mercoledì 15 ottobre 2014

Ci vediamo il 24?


Il 24 ottobre sarò a parlare di biodiversità dei fontanili nella bassa pianura bergamasca. Ci vediamo li?

venerdì 29 agosto 2014

Chalinochromis cyanophleps, nuove specie dal lago Tanganica

Un Chalinochromis cyanophleps a Namansi alla profondità di 8 m.  Permission granted by author.
La notizia è di qualche mese fa e il post giace da tempo nelle bozze. Se aspetto ulteriormente fa muffa. Quindi ecco a voi la  descrizione di un lamprologino del lago Tanganica ad opera dei fratelli Karllson e di Sven O. Kullander che ormai stanno diventano ospiti fissi del blog.


Chalinochromis cyanophleps n. sp. Kullander, Karlsson, Karlsson, Norén,  2014


Diagnosi Chalinochromis cyanophleps si distingue da tutte le altre specie del genere per l'assenza di macchie e di punti sulla testa e per la presenza di denti a tre punte (tricuspidi). La specie più simile è C. brichardi da cui si differenzia per i fianchi che variano dal marrone al grigio, per la striscia blu sotto l'occhio, per l'iride e l'occhio parzialmente arancione, per la pinna dorsale e caudale di colore scuro a punti bianchi e per la macchia nera alla base delle pinne pettorali. In natura la nuova specie si differenzia per la tinta unita scura della livrea.

Una coppia in riproduzione fotografata nel loro nido a Kisi Island (12 m di profondità).  Permission granted by author.


Mappa di distribuzione di Chalinochromis cyanophleps e delle località di raccolta di C. brichardi, C. sp. "bifrenatus" e C. sp. "ndobhoi". Permission granted by author.

Distribuzione e ambiente  La specie è diffusa lungo un breve tratto di costa tanzaniana del lago Tanganica (90 km da Mvuna Island fino a Kalala Island) dove vive nel biotopo roccioso. Frequenta le aree a minor luminosità tra i 6 e i 45 metri di profondità e in particolare vive nelle fratture delle rocce e nelle cavità. C. cyanophleps è stato visto spesso in compagnia di Julidochromis regani e Paracyprichromis nigripinnis.
Nel comportamento è simile a Neolamprologus timidus e N. furcifer di cui assume anche spesso la postura a testa in giù.

La costa occidentale del villaggio di Namansi.  Permission granted by author.


Etimologia  Il nome specifico (cyanophleps) significa "venato di blu" e si riferisce alla striscia che corre sotto l'occhio.

Note La specie era già stata segnalata da Patrick Tawil (ospite del Congresso dell'Associazione Ciclidofili Italiani a Pisa) nella rivista Cichlid News di gennaio 2011 dove in attesa di ulteriori dati non esclude l'ipotesi che possa essere un ibrido. Nel 2012 nella rivista Ciklidbladet i fratelli Karlsson identificano il ciclide come una nuova specie con il nome provvisorio di "blue vein". Nell'agosto 2013 è Ad Konings a parlarne in Cichlid Room Companion dove propone di chiamarlo "patricki", ma da quanto scrive è evidente che non è a conoscenza della pubblicazione dei Karllson.

Commento  Con il procedere delle descrizioni è sempre più evidente che il genere Chalinochromis non ha delle caratteristiche che lo distinguano nettamente da Julidochromis. I caratteri più netti sembrano essere solo due: la pinna caudale non totalmente arrotondata e la corporatura con il profilo del muso irregolare. Può darsi quindi che che in futuro Julidochromis e Chalinochromis confluiscano in un unico genere. Attualmente le specie descritte di Chalinochromis sono: brichardi, cyanophleps, popelini. Chalinochromis sp. "ndobhhoi" è considerato una forma (sottospecie) di C. brichardi. C. sp. "bifrenatus" invece alterna la propria condizione tra specie a parte o varietà di C. popelini.

Kullander, Sven & M. Karlsson, M. Karlsson, M. Norén. 2014. Chalinochromis cyanophleps, a new species of cichlid fish (Teleostei: Cichlidae) from Lake Tanganyika. Zootaxa. v. 3790 (n. 3): pp. 425–438

Ringrazio gli autori per aver messo a disposizione le fotografie della nuova specie.

martedì 12 agosto 2014

Le prime riproduzioni di Thorichthys pasionis



È passato quasi un anno dal loro arrivo e a luglio la coppia di Thorichthys pasionis ha deposto per la prima volta su un sasso in bella vista. Il numero di piccoli superava il centinaio, ma le due settimane di mia assenza per ferie lo ha decimato. Ora è arrivata anche la seconda deposizione. Vi aggiornerò.
Sotto uno scatto infelice, ma è il migliore, della femmina (siamo sui 10 cm). Credo che i colori migliori arriveranno tra un po'. In fondo si tratta di pesci ancora giovani.

Femmina di Thorichthys pasionis con gli avannotti.

domenica 11 maggio 2014

Finalmente America: Crenicichla lucenai

Una nuova specie di Crenicichla provienente dal Brasile meridionale (Stato del Rio Grande do Sul) e che è nativa del Rio Das Antas (nello stesso bacino è presente anche Australoheros taura, lo ricordate?). Appartiene al gruppo di C. maculataC. punctata.
Il paper della descrizione è liberamente scaricabile e lo trovate qua.

Crenicichla punctata
Fotografia di Cláudio Dias Timm

lunedì 5 maggio 2014

Rumors: Nosferatu, un nuovo genere per Herichthys

Nosferatu pantostictus
Credit: Bruce Vandeweghe (Thanks!)

Notizie dal Centroamerica. Un articolo in via di pubblicazione riporta un nuovo genere per alcune specie del genere Herichthys, Nosferatu, e il nome è talmente curioso che merita di essere citato subito. Per quel poco che sono riuscito a leggere in Nosferatu finiscono le specie pame (specie tipo del genere e descritta nel 2013), molango (descritta nel 2013), pratinus (descritta nel 2013), bartoni, labridens, pantostictus e steindachneri. Che queste specie formassero un gruppo a parte in Herichthys era noto da tempo rispetto alle specie settentrionali caratterizzate da barre verticali sui fianchi e meno specializzate per quanto riguarda l'alimentazione; ora sembra giungere anche la conferma morfologica e molecolare. Viene anche descritta una nuova specie, Herichthys tepehua. Appena vengo in possesso dell'articolo scrivo qualcosa di più.


De la Maza-Benignos M., Ornelas-García C. P., de Lourdes Lozano-Vilano M., García-Ramírez M. E., Doadrio I. 2014. Phylogeographic analysis of genusHerichthys (Perciformes: Cichlidae), with descriptions of Nosferatu new genus andH. tepehua n. sp. Hydrobiologia.

domenica 4 maggio 2014

Cryptoheros cutteri - One year later



Un breve video della coppia (così è possibile osservare anche la femmina) di Cryptoheros cutteri dopo oltre un anno di allevamento. Stanno crescendo bene.

mercoledì 30 aprile 2014

Neolamprologus timidus, la prima specie descritta nel 2014



Venni in contatto con i fratelli Karlsson nei primi anni del 2000. Cercavo articoli interessanti da pubblicare corredati da fotografie di buona qualità. Magnus e Mikael vivevano in Tanzania, si erano trasferiti  dalla Svezia, dove gestivano una società che esportava ciclidi per il mercato acquariofilo occidentale. In quel periodo, però, stavano chiudendo quell'esperienza per dedicarsi a qualcosa di diverso, probabilmente si erano resi conto, come molti altri viaggiatori mi hanno riferito, che la maggior parte dei ciclidi va osservata in natura e non in acquario. 
Sul loro sito web c'erano articoli che si distaccavano nettamente da tutto quel che si leggeva in quel periodo; erano storie, emozioni, sogni per noi acquariofili: "La nebbia mattutina era rotolata giù dalle montagne. Due buoi stavano trascinando un vecchio aratro nel campo. La sera precedente aveva piovuto per parecchie ore ed ora il vapore risaliva dal terreno. Su un piccolo rialzo nel campo zappavano cinque donne. Era caldo e il sole diffondeva spietato una luce abbagliante. Neppure la brezza più leggera spirava sul pendio. Nessun rifugio che potesse dare una sensazione di fresco, solo un inesorabile calore che alla fine spinse il gruppo di persone all'ombra di un grande albero di mango. Tutto intorno giacevano campi infiniti di cassava. Guardando verso il lago, si poteva scorgere Karema a nord e Cape Mpimbwe a sud. Da lì, il lago Tanganica sembrava trasparente, le sue acque rilucevano di blu..."
In seguito persi le loro tracce, ma nei primi mesi del 2014 sono tornati prepotentemente alla ribalta con due descrizioni scientifiche di nuove specie di lamprologini del lago Tanganica redatte insieme a Sven Kullander, su questo blog è apparso parecchie volte, e Norén Michael. I lamprologini sono stati spesso ospiti del blog e per un veloce ripasso del genere Neolamprologus potete leggere qui (tassonomia, what else?) e qui (Io sono colonia, lo ricordate? Ho pronto un altro racconto, ma per lui ho ora altri progetti). Tanti anni di immersioni, catture, osservazioni stanno dando i loro frutti scientifici e non solo ai fratelli Karlsson. Potete rendervi conto della qualità del loro lavoro sul sito African Diving ltd, ma ne possiamo parlare un'altra volta. Trovate anche un gruppo in facebook, qua.



Neolamprologus timidus n. sp. Kullander, Norén, Karlsson Karlsson 2014


Diagnosi Neolamprologus timidus si distingue dal simile N. furcifer per la guance ricoperte di scaglie (guance nude in N. furcifer), per avere il primo raggio molle delle pinne pelviche più lungo rispetto al secondo (secondo raggio più lungo del primo in N. furcifer), per le pinne pettorali che superano la base del primo raggio duro della pinna anale (pinna pettorale breve in N. furcifer), per l'assenza di macchia scura alla base della pinna caudale nell'adulto (presenza della macchia scura in N. furcifer), per la testa più appuntita, per le pinne pettorali gialle o trasparenti (arancioni in N. furcifer). Nell'areale settentrionale inoltre l'occhio ha un bordo aranciato (giallo in N. furcifer) e le strisce orizzontali sui fianchi non sono interrotte (interrotte in N. furcifer). Nella regione meridionale inoltre N. timidus ha lunghi filamenti nella pinna caudale; nei N. furcifer di quell'area la pinna caudale è arrotondata, ma è solo qui che la pinna caudale è così (furcifer significa dalla coda biforcata). L'anello intorno all'occhio di N. timidus inoltre è ancora più rosso.


Scatti in natura ripresi a Ulwile (lago Tanganica). a. maschio adulto di Neolamprologus timidus; b. Femmina adulta di N. timidus; c, maschio adulto di N. furcifer; d, Femmina adulta di N. furcifer. Permission granted by author.


Scatti in natura della nuova specie. a, Neolamprologus timidus a Kolwe Point, 20 m di profondità; b, N. furcifer (Udachi) a Kolwe Point, 20 m di profondità; c, N. timidus a Musi Point, 6 m di profondità; d, N. furcifer (Ulwile) a Musi Point, 6 m di profondità; e, N. timidus a Mtosi, 5 m di profondità; f, N. furcifer (Ulwile) a Mtosi, 5 m di profondità. Permission granted by author.

Distribuzione e ambiente N. timidus è diffuso lungo 100 km di costa tanzaniana del lago Tanganica da Kampemba point a nord fino a Kisi Island a sud. Un esemplare conservato in alcool proviene da Msamba e amplia ulteriormente la distribuzione verso la regione meridionale del lago. La località da cui proviene l'olotipo (l'esemplare conservato per la descrizione scientifica) è Musi point nell'isola di Ulwile. L'ambiente frequentato dalla specie è l'habitat roccioso tra i 2 e i 40 metri di profondità dove è possibile incontrare diverse coppie che difendono un territorio nei pressi di una cavità di difficile accesso. Spesso il territorio include una roccia di grandi dimensioni che è abitata anche da altre specie come N. furcifer e Julidochromis regani. Gli individui di N. timidus sono generalmente posizionati a testa in giù con il ventre a contatto con il substrato come è solito per N. furcifer.  

Musi point nell'isola di Ulwile, lago Tanganica. Permission granted by author.



Distribuzione geografica di Neolamprologus timidus, lago Tanganica. Permission granted by author.


Distribuzione geografica di Neolamprologus timidus e di N. furcifer, lago Tanganica. Permission granted by author.

Etimologia Il nome della specie (timidus) deriva dal latino e si riferisce al comportamento schivo e elusivo che questo ciclide possiede.

Note La specie è stata scoperta nell'aprile 2008 a Kipili, lungo la costa tanzaniana.


Commento personale Il lago Tanganica continua a stupire e una specie "nota" (non tanto come come stile di vita di cui si sa ben poco e quel poco si limita al fatto che sia haremica e che un maschio può avere un territorio di 100 metri quadrati) come N. furcifer in realtà ora risulta avere nascosto un'altra specie. Se leggete l'articolo originale noterete anche che gli autori mettono in luce una ulteriore variabilità fino ad ora nascosta e dall'analisi della forma corporea si evidenziano due varietà (specie?) diverse; la forma Udachi, quella nota, e la forma Ulwile con corpo più allungato e  pinna caudale più corta. La nuova forma è stata osservata a Ulwile Island e Lupita. 
Nell'articolo sono riportati anche i risultati dell'analisi molecolare condotta anche con geni mitocondriali che sembrano escludere affinità genetiche fra le N. timidus e furcifer. Viste le somiglianze che mi sembrano poco spiegabili con la convergenza nello stile di vita il risultato è sorprendente. L'utilizzo di un maggior numero di geni non mitocondriali avrebbero dato lo stesso risultato? Ai posteri...
Dimenticavo, il paper è open access, scaricatelo.

Kullander, Sven & Michael Norén, Mikael Karlsson & Magnus Karlsson. 2014. "Description of Neolamprologus timidus, new species, and review of N. furcifer from Lake Tanganyika (Teleostei: Cichlidae)". Ichthyological Explorations of Freshwaters. v. 24(n. 4), pp. 301 - 328.


venerdì 25 aprile 2014

Cryptoheros cutteri, un anno dopo.

Ricordate i Cryptoheros cutteri che ho in vasca dall'anno scorso? Sono cresciuti, si riproducono spesso al punto che devo limitarli nella loro attività (lascio con i genitori i piccoli anche per sei mesi e come nell'uomo non c'è miglior anticoncenzionale che una prole numerosa) e hanno sviluppato una colorazione interessante. La vita di coppia procede abbastanza bene, anche se nei ciclidi centroamericani scaramucce o prove di forza non mancano. Non sono riuscito a introdurre in vasca i poecilidi (Poecilia salvatoris) come nell'altro acquario dove allevo i Thorichthys pasionis dato che i Cryptoheros li perseguitano fino allo sfinimento. La maturità sessuale viene raggiunta in acquario dopo circa sei mesi, alla misura di cinque, sei centimetri.
Alcuni ritengono il cutteri una forma di C. spilurus, ma la striscia azzurra sul peduncolo, il numero minore di barre (in pratica saltano le barre intermedie) sui fianchi e la sfumatura aranciata lo rende facilmente riconoscibile.




Maschio di Cryptoheros cutteri.

martedì 22 aprile 2014

Breaking news: Chalinochromis cyanophleps. La seconda descrizione dell'anno.

La seconda descrizione scientifica dell'anno è ancora un ciclide del lago Tanganica: Chalinochromis cyanophleps. Ho modo di presentarvi la specie grazie a Evert van Ammelrooy che in questi giorni è in immersione nel lago e che mi ha permesso di utilizzare questo fotografia che rende meglio di mille parole le sfumature azzurre che contraddistinguono il corpo e il nome (cyanophleps significa venature blu) di questo ciclide. Presto, sto finendo anche quella di Neolamprologus timidus, la presentazione sul blog.


Chalinochromis cyanophleps. Mvuna island.
Fotografia di Evert van Ammelrooy.

sabato 5 aprile 2014

Neolamprologus timidus. Coming soon.

Quasi quattro mesi per avere la prima descrizione di un nuovo ciclide; non c'è che dire, timido di nome e di fatto. L'attesa però è ampiamente ripagata, si parla di Lago Tanganica. A presto.

Update: all'orizzonte si profila una seconda descrizione, sempre dal Lago Tanganica: Petrochromis.