Apro l'ultimo numero di Le Scienze e trovo un articolo sulla "geometria nel cervello" dei vertebrati. Soggetto degli esperimenti non sono mammiferi oppure uccelli, ma umili pesci a volte ospiti delle vasche degli acquariofili: Xenotoca eiseni. Per anni ho allevato questa specie perché mi piacciono la forma sgraziata che assume con lo sviluppo e la livrea colorata. Ancora più piacevole è tuttavia il ricordo di un compagno di vasca delle Xenotoca, Ameca splendens.
Ameca splendens è un pesce grigio come solo alcuni ciclidi del lago Tanganica possono essere e raggiunge in acquario dimensioni notevoli, ma è un ottimo compagno dei Ciclidi centroamericani come Amatitlania nigrofasciatus. Ricordo una vasca di tanto tempo fa dell'amico Marco dove una coppia di questi Ciclidi con prole spadroneggiava ed alcune Ameca splendens di rispettabile taglia appena ritirate dai soliti ricoveri estivi (tini da vendemmia stabulati sul balcone) erano impegnate a mostrare tutto il loro repertorio di parate di minaccia nei loro confronti. I ciclidi erano abbastanza impressionati dal fatto.
Torniamo alle Xenotoca, la domanda posta nella rivista è: sanno orientarsi in un ambiente utilizzando solo delle informazioni geometriche? Lascio a voi il piacere di leggere l'articolo, ma la risposta che si può anticipare è sì! Ma noi acquariofili questo lo sapevamo già.
3 commenti:
E' nel numero di ottobre o quello di settembre?
Ricordo un lavoro di una decina di anni fa sui melanotenidi. Associavano ambiente/predatore ed evitavano accuratamente ambienti simili alle esperienze di predazione.
Fabio
Ottobre. L'ho comprato per il libro di Olson, Mappe della storia dell'uomo.
Cercherò l'articolo sui Melanotenidi, ma era in Le Scienze?
No era un articolo tecnico.
Se lo trovo te lo mando in mail.
Fabio
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