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lunedì 4 gennaio 2010

E il vincitore è... (and the winner is)

Fotografia: British Museum (Natural History).


In questo post avevo lanciato il quiz riguardante chi fosse l'ittiologo maggior propugnatore del concetto "tassonomico", o cinico, di specie. Una sola persona ha risposto (tecnicamente Enrico non ha dato risposte anche se penso che sapesse di chi parlavo) e si è aggiudicata la vittoria. Il vincitore è Fabio, autore del blog Il Percomorfo. Complimenti, non era facile dare la risposta corretta.
L'ittiologo è Charles Tate Regan. Per chi non lo conoscesse, fornisco qualche breve nota biografica. Charles Tate Regan, nato nel 1878 e morto nel 1943, ha messo lo zampino nella tassonomia della maggior parte dei ciclidi, e non solo, con cui ci trastulliamo in acquario. Tanto per avere una pallida idea del suo contributo alla conoscenza dell'ittiofauna mondiale ecco una bibliografia approssimativa di quanto ha pubblicato sui ciclidi:

- 1905. A revision of the fishes of the South American Cichlid genera, Acara, Nannacara, Acaropsis and Astronotus. A. M. (7) 15, 329-427.
- 1905. A revision of the fishes of the American Cichlid genus, Cichlosoma and of allied genera. A. M. (7) 16, 225-243, 316-340.
- 1905. A revision of the fishes of the South American Cichlid genera Crenacara, Batrachops and Crenicichla. Proc. Zool. Soc. Lond. 152-168.
- 1906. A revision of the South American cichlid genera Retroculus, Geophagus, Heterogramma and Biotoecus. A. M. (7) 17, 49-66.
- 1906. A revision of the fishes of the South American Cichlid genera Cichla, Chaetobranchus and Chaetobranchopsis, with notes on the genera of the American Cichlidae. A. M. (7) 17, 230-249.
- 1908. Description of a new Cichlid fish of the genera Heterogramma from Demerara. A. M. (8) 1, 370-371.
- 1908. Description of a new fish of the genus Cichlosoma from Tampico, with notes on some other fishes from Mexico and the Caribbean Sea. A. M. (8) 2, 222-223.
- 1909. Description of a new Cichlid fish of the genus Heterogramma from La Plata. A. M. (8) 3, 270.
- 1912. Description of new Cichlid fishes from South America in the British Museum. A. M. (8) 9, 534-536.
- 1913. A synopis of the Cichlid fishes of the genus Crenicichla. A. M. (8) 11, 498-504.
- 1920. The classification of the fishes of the family Cichlidae – I. The Tanganyikan genera. A. M. (9) 5, 33-53.
- 1920. A new Cichlid fish of the Genus Limnochromis from lake Tanganyika. A. M. (9) 5, 152.
- 1920. A revision of the African Cichlid fishes of the genus Tylochromis. A. M. (9) 5, 163-169.
- 1921. The Cichlid fishes of Lakes Albert Edward and Kivu. A. M. (9) 8, 632-639.
- 1921. The Cichlid fishes of Lakes Nyassa. Proc. Zool. Soc. Lond. 675-727, pl. 1-6.
- 1922. The classification of the fishes of the family Cichlidae – II. On African and Syrian genera not restricted to the great lakes. A. M. (9) 10, 249-264.
- 1922. The Cichlid fishes of Lakes Victoria. Proc. Zool. Soc. Lond. 157-191, pl. 1-4.
- 1925. Three new Cichlid fishes of the genus Haplochromis from Lake Edward, Central Africa. Occ. Pap. Boston Soc. Nat. Hist. 5, 187-188, pl. 8-10.
- 1928. (With Trewavas E.) Four new Cichlids fishes from Lake Victoria. A. M. (10) 2, 224-226.
- 1929. New Cichlid fishes from Lakes Victoria, Kioga and Albert. A. M. (10) 3, 388-392.
- 1932. The Cichlid fishes described by Borodin from Lakes Tanganyika and Victoria. Proc. New Engl. Zool. Cl. 13, 27-29.

Conservatore del Museo di Storia Naturale di Londra, di cui è stato anche Direttore, Charles Tate Regan ha lavorato con altri grandi ittiologi che tanto hanno contribuito alla conoscenza dei ciclidi come George Albert Boulenger, di cui è stato assistente, e con Albrecht Karl Ludwig Gotthilf Günther. Continuatrice del suo lavoro, e sua assistente, fu la Dott.ssa Ethelwynn Trewavas, l'autrice, insieme ad Eccles, dell'influente "Malawian cichlid fishes. The classification of some Haplochromine genera" che rivide, con grande successo, la classificazione dei ciclidi non-mbuna del Lago Malawi.
Tornando al concetto tassonomico di specie, Charles Tate Regan riuniva nella sua definizione due aspetti che possono essere derivati dal termine di "comunità". Nel primo gli individui di una specie devono essere in grado di riprodursi tra loro. Nel secondo una specie deve avere dei caratteri distintivi. Ecco a volte mi sembra di essere ancora in pieno '800; non sembrano esistere tuttora regole che permettano di decidere se una comunità riproduttiva è da ritenersi specie o sottospecie e soprattutto non sembra esistere qualcosa su cui tutti i "tassonomi", competenti ovviamente, siano sempre d'accordo.

5 commenti:

Fabio Sebastiani ha detto...

Enrico ha fatto finta di sapere...mendace come un nimbochromis mimetico!!!
:-DDD

Regan era difficile...ma non appena hai citato Huxley junior ho avuto la conferma.

Unknown ha detto...

Ancora complimenti! Regan era davvero difficile. Tra l'altro fino a poco tempo fa' neppure sapevo dell'esistenza di un concetto cinico di specie.
Sulle doti mimetiche di Enrico ho davvero qualche dubbio!
:-D

enrico ha detto...

Fabio: palle! Me l'avevano detto creni, julido, vieja e reganochromis, già 10 anni fa e pure i ragani del fosso di cerenova mi avevano suggerito qualcosa. :DDDDD Almeno siamo in due a fare la figura dei quizzaroli cazzari. :P

Livio: credo di essere insuperabile quando riesco a mimetizzarmi come un T. manatus da 300 kg.. Provato e riuscito già sul rio hondo. :DDDDDDDDD

Unknown ha detto...

Enrico, della tua conoscenza non ho mai dubitato.
Per quanto riguarda le capacità di mimetizzazioni voglio vedere le foto.
Foto, foto, foto.
:-D

enrico ha detto...

Le foto sono andate perdute tutte ma forse riesco a recuperarne una. Solo che compare il nome del programma di recupero e non riesco a cancellarlo.
Invece in borneo il dugongo non sono riuscito ad incrociarlo.