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martedì 7 agosto 2012

Le dimensioni contano: Congochromis robustus


Fotografia di Dierk Schaefer


Le dimensioni contano, anche in tassonomia. So cosa pensate, vi state sbagliando. Se parlassi di organi copulatori piuttosto che sulle dimensioni punterei sulla forma e scriverei di coleotteri e vespe. Per distinguerne le diverse specie, infatti, bisogna dare una sbirciatina con il microscopio ai suddetti organi, in questo caso il legittimo possessore deve essere sacrificato, e vi assicuro che in molti casi la realtà supera la fantasia. Soprattutto perché nella rapida evoluzione degli organi genitali di alcuni invertebrati sono all'opera forze che coinvolgono conflitti tra maschi e femmine e conflitti fra maschi e maschi. Qui però si parla di pesci, guardoni avvisati. Tralasciamo quindi le battute e spostiamoci al Museo Reale dell'Africa Centrale di Tervuren in Belgio dalle cui collezioni sono emersi cinque esemplari di difficile identificazione appartenenti al genere Congochromis. Congochromis è un genere di recente istituzione (2007) eretto per raccogliere specie del bacino del fiume Congo. Il genere più vicino a Congochromis è Nanochromis con cui condivide l'areale. A ben vedere quasi tutti i Congochromis raccolti nei vari musei sono di difficile identificazione., soprattutto perché sono stati raccolti vari decenni fa e nel complesso sono ciclidi poco noti. Il tempo ha cancellato i colori, non esistono note che li descrivano o informazioni sugli ambienti di origine. I cinque esemplari "riesumati" inoltre mostrano caratteri meristici (caratteristiche come numero dei raggi duri della pinna dorsale, numero di scaglie lungo la linea laterale che vengono utilizzate per la determinazione di una specie da parte degli ittiologi) che non sono granché dissimili da quelli di altre specie affini. L'unica carattere evidente sono le dimensioni, notevoli dimensioni. Potrebbe quindi trattarsi di esemplari di specie già note che hanno avuto la fortuna di crescere oltre misura grazie a un ambiente particolarmente protetto e ricco di cibo? Potrebbe essere dato che i pesci crescono indefinitamente a differenza di noi mammiferi. In natura succede di rado, ma in acquario gli esempi si sprecano. Gli mbuna del lago Malawi nelle vasche degli appassionati prive di predatori e sottoposti a valanghe di cibo ricco di proteine (l'obesità non è un problema solo umano, perlomeno in ambiente domestico!) raggiungono lunghezze sconosciute negli ambienti naturali. Tuttavia anche in acquario i Congochromis non hanno quasi mai raggiunto le dimensioni riportate per quei pesci. Quindi? Probabilmente si tratta davvero di una specie nuova che forse si differenzia dalle altre solo per la colorazione che non è ancora nota, ma qualche dubbio rimane. Non sarebbe la prima volta che specie ritenute differenti vengono riunite con il procedere delle conoscenze. Nel 2009 ha destato scalpore il caso di tre specie di pesci abissali appartenenti a famiglie, dico famiglie, diverse che si sono rivelate rispettivamente maschi, femmine e larve di un'unica specie. Qui trovato l'articolo con le immagini di questa incredibile specie della famiglia dei Cetomimidi.


Un video di presentazione del Museo Reale dell'Africa Centrale a Tervuren.

Congochromis robustus Lamboj 2012

Diagnosi L'unica differenza che sembra contraddistinguere nettamente questa specie da quelle affini sono le dimensioni (75.6 mm di lunghezza standard, non si misura la coda cioè, contro i 49.5 mm di C. dimidiatus, 51.5 mm di C. pugnatus, i 52.5 mm di C. sabinae e i 44.7 mm di C. squamiceps). A differenziare ulteriormente la specie concorrono anche i rapporti calcolati tra varie misure corporee (lunghezza del muso in rapporto percentuale rispetto all'altezza per esempio) che vanno in generale considerati con qualche diffidenza dato che in un organismo le diverse parti crescono con velocità differenti nel corso della sua vita (in biologia si parla di  allometria). Individui grandi possono apparire diversi nelle proporzioni da quelli piccoli. Pensate ai bambini che hanno teste e occhi più grandi rispetto agli adulti. Nel caso dei ciclidi il discorso può essere simile anche se non vengono comparate fasi diverse (giovanili e adulti) del ciclo vitale di una specie.

Distribuzione La specie è stata raccolta unicamente a Yaekama, nel bacino del fiume Congo a occidente della città di  Yangambi, Repubblica Democratica del Congo.

Etimologia Il nome robustus indica la corporatura tozza e di grandi dimensioni degli esemplari campionati.

Note Della nuova specie non si conoscono colorazione e caratteristiche ecologiche. Gli individui utilizzati per la descrizione sono stati raccolti nel 1954 da J. P. Gosse, ittiologo dell'Istituto Reale Belga di Scienze Naturali

Lamboj A. 2012. A new species of the genus Congochromis (Cichlidae) from the Central Congo basin.  Cybium, 36(2): 349-352.


L'altro ciclide che quest'anno è stato descritto unicamente sulla base di esemplari rinvenuti in un museo è Tilapia konkourensis.

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