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L'universo è fatto di storie, non di atomi. È questa la mia personale chiave di lettura per interpretare uno studio che cerca di scrutare la vita sociale degli scienziati, in particolare quella degli ecologi più citati nelle riviste di settore. La caratteristica che sembra accomunare l'elite è la smisurata quantità di alcool (birra) che ingurgita. Non stupisce che in genere gli scienziati più influenti siano maschi nordamericani e che la media di birre bevute alla settimana negli USA sia di circa 6; stupisce che gli ecologi più influenti partano da un minimo di 7 birre a settimana per arrivare a 10.
Ho sbagliato nella vita. Io preferisco il vino, rosso. Dovevano dirlo all'Università che scelte di questo tipo precludono la carriera e visto che siamo in periodo di riforme spero che qualcuno tenga conto delle tendenze in atto per rimodellare i curricula.
Parker, J., Lortie, C., & Allesina, S. 2010. Characterizing a scientific elite: the social characteristics of the most highly cited scientists in environmental science and ecology. Scientometrics, 85 (1): 129-143.
Lortie, C. 2010. Letter to the Editor: A global comment on scientific publications, productivity, people, and beer. Scientometrics, 84 (2), 539-541.
3 commenti:
Non lamentarti va che io sono astemio.. :)
Appunto, queste cose uno le deve sapere a inizio carriera che poi si regola. :-D
Ecco, allora scriveremo un libro con il titolo "Come diventare uno scienziato ININFLUENTE"
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