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sabato 31 dicembre 2011

Un anno in 23 specie - Seconda parte

Seconda parte per cinque specie. Si inizia da un Cichlasoma sudamericano che ho tralasciato nella puntata precedente per passare all'Africa occidentale e al Lago Malawi. Anche stavolta per scaricare l'articolo scientifico di riferimento o l'abstract cliccate sul nome della specie. Nella terza parte, l'ultima, si parlerà degli mbuna del lago Malawi. 

Sud America

Cichlasoma zarskei Ottoni
Se siete ciclidofili di lungo corso ricorderete che quasi qualunque ciclide americano che non fosse Apistogramma o Crenicichla era in passato ascritto al genere Cichlasoma. Poi venne Sven O. Kullander (1983) a restringere il campo a solo una manciata di specie. Ecco la tredicesima specie che arriva quasi trent'anni dopo le altre dodici.
C. zarskei è diffuso nel bacino del fiume Maranhão nel Brasile settetrionale e deve il nome all'ittiologo Axel Zarske che è caporedattore di Vertebrate Zoology, la rivista che ospita l'articolo della descrizione. Di questa specie non viene riportata nessuna indicazione di ecologia e biologia e la descrizione si sofferma quasi unicamente sugli aspetti morfometrici. C. zarskei si differenzia da tutte le altre specie di Cichlasoma tranne C. orientale, in questo caso basta guardare alla distribuzione in natura che è più settentrionale, per la presenza di una banda longitudinale posteriore e per le pinne dorsale, anale e caudale che sono debolmente macchiettate.



Africa

Lago Ejagham
Di questo lago camerunense di ridotte dimensioni in cui convivono sei specie di ciclidi e che ha un ruolo importante, perlomeno per la teoria della speciazione simpatrica, ne avevo parlato anche nel 2010 quando erano state descritte Tilapia ejagham, Tilapia fusiforme, Tilapia nigransOra tocca alle due specie di Sarotherodon rimaste ricevere un nome. Al genere Sarotherodon vengono ascritte specie di grandezza medio-grande che possiedono una bocca di ridotte dimensioni che contiene da 3 a 6 file di denti di denti piccoli. I denti più esterni portano generalmente due punte (denti bicuspidi), mentre i denti più interni sono tricuspidi. Il dimorfismo sessuale non è particolarmente sviluppato  anche se a volte i maschi sviluppano teste più massicce.

Sarotherodon knauerae Neumann, Stiassny, Schliewen
S. knauerae è una specie bentonica, endemica del lago Ejagham  che è presente in ogni tipo di ambiente, ma che è più comune nelle aree superficiali (fino a 3 m) e dalla dieta costituita prevalentemente da detrito. Probabilmente la riproduzione avviene nella stagione delle piogge (Agosto-Settembre), ma non è stata ancora osservata in natura. In acquario la specie è incubatrice orale materna. I maschi in natura difendono, senza particolare convinzione, un nido posto all'interno del territorio riproduttivo. Questa specie è anche nota sotto il nome di Sarotherodonsp. "mudfeeder".

Maschio (A) e femmina (B) di Sarotherodon knauerae.

Sarotherodon lamprechti Neumann, Stiassny, Schliewen
Questa specie si nutre di fitoplancton nelle acque libere del lago Ejagham e durante la stagione delle piogge, che coincide con il periodo riproduttivo, vive comunemente in grandi banchi. I maschi scavano delle buche poco profonde che possono essere larghe anche 50 cm e le costruzioni più grandi sono tipiche delle aree più profonde. Anche in questa specie è la femmina a incubare oralmente. In passato la specie era nota sotto il nome di Sarotherodon sp. "big head"

Maschio (A) e femmina (B) di Sarotherodon lamprechti.



Lago Malawi

Stigmatochromis
Originariamente questo genere era identificato unicamente in base al disegno melaninico che consiste di tre macchie scure: una posta al di sopra della linea laterale, una tra la linea laterale superiore e quella inferiore e un'ultima macchia al termine del peduncolo caudale. Recentemente questa diagnosi è stata ulteriormente caratterizzata specificando che le due macchie anteriore non devono estendersi fino alla base della pinna dorsale. A Stigmatochromis appartengono predatori di pesci dalla mascella inferiore allungata che popolano varie tipologie ambientali. Le specie riconosciute sono al momento sei (S. woodi, S. modestus, S. pholidophorus, S. pleurospilus e le due specie che vengono presentate oggi; tuttavia S. pleurospilus rappresenta probabilmente un giovanile di un altro genere) ma esistono diverse forme non ancora descritte.

Stigmatochromis macrorhynchos Stauffer Jr, Cleaver-Yoder, Konings
Questa specie è nota come Stigmatochromis sp. "guttatus". È diffusa lungo la costa tanzaniana del lago e in generale nella regione meridionale a buone profondità. Il nome specifico macrorhynchos deriva dalle parole greche makros che significa lungo e rhynchos muso e si riferisce al muso allungato della specie.

Stigmatochromis melanchros Stauffer Jr, Cleaver-Yoder, Konings
Si tratta di una specie che vive negli ambienti rocciosi dove i maschi difendono la parete verticale di un masso di grandi dimensioni vicino al fondale sabbioso. Questo ciclide si distingue da S. woodi con cui convive perché quest'ultimo costruisce nidi di notevoli dimensioni sul fondale sabbioso lontano dalle rocce. La specie è presente nell'area meridionale del lago Malawi sui fondali dell'isola di Mbenji e a Chimwalani Reef. In passato era nota come Stigmatochromis sp. "tolae". Il nome melanchros è costituito dai termini greci  melas che significa nero e khros pelle e si riferisce alla livrea nerastra dei maschi in riproduzione.





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