Ovviamente non parlo di me anche se qualcuno a ragione potrebbe pensarlo, ma di ciclidi del lago Vittoria che troviamo nuovamente sul numero di Nature pubblicato oggi online. Il ritorno del titolo tuttavia si riferisce ai ciclidi che stanno riapparendo nel lago. Il lago Vittoria ospitava in passato infatti oltre 500 specie di questi pesci, ma il paradiso fini' quando negli anni '60 un uomo con un secchio introduceva un potente predatore, la perca del nilo (Lates niloticus). I nuovi arrivati sconvolsero l'ecosistema predando i ciclidi ed alterandone la rete alimentare. Il problema è che il persico del nilo è un pesce che troviamo quotidianamente al supermercato e sulle nostre tavole e le autorità africane non sembrano avere reale intenzione di porre un freno alla diffusione del predatore che viene visto come il salvatore delle economie locali. Se volete saperne di più vi consiglio di leggere Lo strano caso del lago Vittoria e di vedere il film L'incubo di Darwin da cui ha preso spunto.
Ole Seehausen, che studia i ciclidi del Lago Vittoria da oltre vent'anni, è ormai sicuro che i ciclidi stanno riapparendo nel lago al punto da aver riportato la biomassa ai livelli del passato, ma non tutto è come prima. Le specie conosciute e studiate in precedenza sono poche, mentre appaiono numerose specie che sembrano essere ibride. Come già noto l'ibridazione è causata dall'eutrofizzazione dell'acqua che filtra la luce ed impedisce alle femmine di riconoscere correttamente i partner. Nuove invece sono le convinzioni che gli ibridi sembrano ben adattati all'ecosistema alterato e che sono in grado di coesistere con la perca del Nilo a differenza dei ciclidi di quarant'anni fa. Stiamo assistendo alla fase iniziale di una nuova radiazione? Oppure si tratta del canto del cigno delle ultime specie di ciclidi del Lago Vittoria?
Spinney L. 2010. Evolution: Dreampond revisited. Nature 466(7303): 174-175.
L'articolo su Nature è liberamente scaricabile a questo link.
2 commenti:
Per me "canto del cigno"...sono processi molto rapidi rispetto ai tempi evolutivi usuali...
Velocissimi. Io spero ovviamente che sia il via di un nuovo incredibile processo di speciazioni. :-D
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