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Astatotilapia desfontainii è l'unico haplochromino presente a nord ovest del Sahara. Negli anni '90 si conoscevano ben cinque popolazioni di questo ciclide localizzate nelle regioni meridionali della Tunisia e dell'Algeria; attualmente si sono ridotte ad una sola sita a Tozeur in Tunisia, in una sorgente irrigimentata dall'uomo a fini di irrigazione. Tutti gli altri haplochromini sono diffusi nell'Africa sub-sahariana. Che ci fa quindi un haplochromino in un deserto, a tale distanza dal resto delle specie affini? Era già presente prima della desertificazione iniziata circa 6-7 milioni di anni fa oppure ha colonizzato il Sahara in una delle fasi umide che si sono succedute in seguito?
Uno studio recente (Genner e Haesler, 2010) cerca di chiarire la situazione e identifica A. desfontainii come una specie appartenente al gruppo degli haplochromini moderni (quelli che hanno colonizzato il lago Vittoria per capirsi), ma dall'origine relativamente antica che può risalire al Pliocene. I dati raccolti sembrano quindi attualmente negare la possibilità di una colonizzazione successiva al Pliocene, ma la scoperta di nuove popolazioni da campionare potrebbe ribaltare le conclusioni.
Uno studio recente (Genner e Haesler, 2010) cerca di chiarire la situazione e identifica A. desfontainii come una specie appartenente al gruppo degli haplochromini moderni (quelli che hanno colonizzato il lago Vittoria per capirsi), ma dall'origine relativamente antica che può risalire al Pliocene. I dati raccolti sembrano quindi attualmente negare la possibilità di una colonizzazione successiva al Pliocene, ma la scoperta di nuove popolazioni da campionare potrebbe ribaltare le conclusioni.
Distribuzione geografica dei moderni haplochromini presenti in Africa e nel Levante. Populazioni al di fuori dell'area principale dell'Africa orientale e del Nilo (area scura) sono a, Astatotilapia desfontainii; b, Astatotilapia flavijosephi (Levante); c, Astatotilapia aff. bloyeti (Niger superiore–Lac Debo) e d, Astatotilapia aff. bloyeti (bacino del Lago Chad). Mappa da Genner M. J e Haesler M. P. 2010.
Genner M. J e Haesler M. P. 2010. Pliocene isolation of a north-west Saharan cichlid fish. Journal of Fish Biology. 76(2): 435 - 441.
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Genner M. J e Haesler M. P. 2010. Pliocene isolation of a north-west Saharan cichlid fish. Journal of Fish Biology. 76(2): 435 - 441.
5 commenti:
è probabile che in quel periodo il sahara non era deltutto arido e c'era ancora una rete fluviale piuttosto attiva e che con le varie piene siano entrati in comunicazione permettendo a questi ciclidi di diffondersi?
L'inizio della desertificazione del sahara è datato a circa 6-7 milioni di anni fa. In tutto questo tempo si sono succedute varie fasi umide che hanno contribuito alla diffusione di varie specie. A. desfontainii, infatti, è l'unico haplochromino, ma non è l'unico ciclide diffuso in quelle aree dato che sono presenti anche Hemichromis letourneauxi (hemichromino) e Tilapia zillii (tilapino). Quindi qualche forma di connessione tra le varie aree acquatiche ci doveva essere. Dallo studio sembra che A. desftontainii fosse in loco prima della formazione del Sahara, ma per averne certezza occorrerebbe, come si dice nello studio, includere nell'analisi anche le popolazioni di Astatotilapia aff. bloyeti del bacino del lago Chad e del lago Débo. A questa conclusione si giunge guardando le diverse ricostruzioni filogenetiche contenute nell'articolo.
la cosa è parecchio interessante!!
dovrebbero fare uno studio simile pure sui coccodrilli del lago chad (se non l'hanno già fatto...)
Non lo so. Uno studio del genere comunque ha senso se si possono confrontare i dati con animali di altre località.
ovviamente il non so si riferisce ai coccodrilli di cui so ben poco. :-D
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