Un Chalinochromis cyanophleps a Namansi alla profondità di 8 m. Permission granted by author. |
La notizia è di qualche mese fa e il post giace da tempo nelle bozze. Se aspetto ulteriormente fa muffa. Quindi ecco a voi la descrizione di un lamprologino del lago Tanganica ad opera dei fratelli Karllson e di Sven O. Kullander che ormai stanno diventano ospiti fissi del blog.
Chalinochromis cyanophleps n. sp. Kullander, Karlsson, Karlsson, Norén, 2014
Diagnosi Chalinochromis cyanophleps si distingue da tutte le altre specie del genere per l'assenza di macchie e di punti sulla testa e per la presenza di denti a tre punte (tricuspidi). La specie più simile è C. brichardi da cui si differenzia per i fianchi che variano dal marrone al grigio, per la striscia blu sotto l'occhio, per l'iride e l'occhio parzialmente arancione, per la pinna dorsale e caudale di colore scuro a punti bianchi e per la macchia nera alla base delle pinne pettorali. In natura la nuova specie si differenzia per la tinta unita scura della livrea.
Una coppia in riproduzione fotografata nel loro nido a Kisi Island (12 m di profondità). Permission granted by author. |
Mappa di distribuzione di Chalinochromis cyanophleps e delle località di raccolta di C. brichardi, C. sp. "bifrenatus" e C. sp. "ndobhoi". Permission granted by author. |
Distribuzione e ambiente La specie è diffusa lungo un breve tratto di costa tanzaniana del lago Tanganica (90 km da Mvuna Island fino a Kalala Island) dove vive nel biotopo roccioso. Frequenta le aree a minor luminosità tra i 6 e i 45 metri di profondità e in particolare vive nelle fratture delle rocce e nelle cavità. C. cyanophleps è stato visto spesso in compagnia di Julidochromis regani e Paracyprichromis nigripinnis.
Nel comportamento è simile a Neolamprologus timidus e N. furcifer di cui assume anche spesso la postura a testa in giù.
La costa occidentale del villaggio di Namansi. Permission granted by author. |
Note La specie era già stata segnalata da Patrick Tawil (ospite del Congresso dell'Associazione Ciclidofili Italiani a Pisa) nella rivista Cichlid News di gennaio 2011 dove in attesa di ulteriori dati non esclude l'ipotesi che possa essere un ibrido. Nel 2012 nella rivista Ciklidbladet i fratelli Karlsson identificano il ciclide come una nuova specie con il nome provvisorio di "blue vein". Nell'agosto 2013 è Ad Konings a parlarne in Cichlid Room Companion dove propone di chiamarlo "patricki", ma da quanto scrive è evidente che non è a conoscenza della pubblicazione dei Karllson.
Commento Con il procedere delle descrizioni è sempre più evidente che il genere Chalinochromis non ha delle caratteristiche che lo distinguano nettamente da Julidochromis. I caratteri più netti sembrano essere solo due: la pinna caudale non totalmente arrotondata e la corporatura con il profilo del muso irregolare. Può darsi quindi che che in futuro Julidochromis e Chalinochromis confluiscano in un unico genere. Attualmente le specie descritte di Chalinochromis sono: brichardi, cyanophleps, popelini. Chalinochromis sp. "ndobhhoi" è considerato una forma (sottospecie) di C. brichardi. C. sp. "bifrenatus" invece alterna la propria condizione tra specie a parte o varietà di C. popelini.
Kullander, Sven & M. Karlsson, M. Karlsson, M. Norén. 2014. Chalinochromis cyanophleps, a new species of cichlid fish (Teleostei: Cichlidae) from Lake Tanganyika. Zootaxa. v. 3790 (n. 3): pp. 425–438
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