Ci sarebbero tante cose di cui scrivere stanotte. Di come l'altro pomeriggio abbia trovato al Campus Universitario di Parma la quadratura del cerchio, di come tutto di colpo sia diventato più chiaro e di come sia ora urgente chiudere il lavoro, il video e il libro, prima che le idee e le parole svaniscano. Di come il puzzle di tanti anni sul campo a raccogliere dati, fotografare, camminare, intervistare, chiedere, e perché no, bere un bicchiere di vino a bordo ripa con il gruppo dei pensionati che si occupano del fontanile locale abbia acquisito senso. Ora c'è l'urgenza e tutto il resto sta scivolando in secondo piano. Ora si può concludere. Non riesco perciò a scrivere nulla degli ultimi mesi. Della descrizione scientifica di nuovi innumerevoli ciclidi, di come si evolvano e di che età abbiano. Non riesco a raccontare dei miei acquari che mai come ora contengono acqua pulita, corrente e ricchissima di vita. Non riesco a fotografare i nuovi ospiti delle mie vasche, giallo fiammante, inaspettatamente giunti in casa. Degli ovovivipari che sfornano decine di piccoli in crescita rapidissima. Non riesco neppure a postare gli scatti del backstage del lavoro sui fontanili. Non ora almeno.
Per non lasciare l'amaro in bocca, ecco il link dove scaricare la colonna sonora del video. Di seguito la recensione e il commento degli autori, i Cumino. A presto con il videoclip del lavoro.
"Ora bisognerà procurarsi questo “Fontanili”, docu-film di Rozzoni e Leoni di cui “Just Melt” è la sonorizzazione. Ho cercato sull'Internèt ma al momento non sono pervenuto a nulla. Sarebbe bello però capire quale sia l'origine di questi suoni forgiati dai Cumino, che con un nome così giustamente si sono messi a lavorare sulla natura (Leoni infatti è un biologo e il film dovrebbe parlare di ambiente, mi par di capire) ricavandone quattro brani molto intensi, a cavallo fra elettronica ed elettroacustica con il timbro della chitarra a dominare l'elemento melodico e oscuri drones come fondale. Grande cura nella scelta dei piani sonori come ad esempio “We Just Melt”, dove convivono (principalmente) ma come provenienti da mondi diversi violoncello, chitarra e ritmiche di fumosa matrice trip hop/dubstep. Un riferimento musicale e visivo insieme potrebbe essere, in zona elettronica, il brano “Sound Mirrors” di Coldcut, legato a bellissime immagini di creature marine. Insomma l'ascolto regge più che bene anche al di fuori del fatto filmico, però resto convinto che si debba vedere un po' questo “Fontanili” per capire meglio. Magari a breve sull'Internèt..."
Francesco Fusaro, Rockit.it
"Ci siamo letteralmente immersi dentro la natura stupenda di alcuni posti, ne abbiamo respirato gli odori e i sapori per poter produrre le musiche. Ci siamo sciolti dentro l'ambiente fisico e mentale in cui siamo stati immersi, questo è ciò che abbiamo cercato di condividere con queste nuove tracce.
In un certo senso, abbiamo voluto fermare per un attimo “l'ingranaggio”, e pensare che non c'è sempre una strada definita da seguire.
Non c'è sempre, una volta trovato, un solo modo di fare le cose. Come la vita, non nasce solo da una donna, ma prima dall'amore che la genera. Cosi l'elemento naturale, a volte pare chiederci semplicemente di sciogliersi dentro di essa, di compenetrarla, di non entrare a forza nelle cose.
Solo sciogliersi."
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