"L'Italia è una terra di allenatori della Nazionale e di acquariofili"
Un conservatore del Museo
L'acquario in Museo, quello della serie Divertimenti, sta procedendo a gonfie vele e sembra essersi stabilizzato: i mesi di funzionamento senza pesci hanno dato il loro frutto. I pesci prosperano, è vero c'è stato qualche decesso, e le piante crescono. Tutti sono talmente soddisfatti che prossimamente la vasca verrà dotata di un refrigeratore. WOW! Allora sì che l'ambiente di fontanile sarà alla portata.
L'aspetto più curioso di tutta la faccenda è la genesi dell'allestimento. La vasca, infatti, era già in funzione da circa un anno, anno tuttavia che si è rivelato privo di soddisfazioni e che ha imposto un riallestimento da zero che mi ha visto chiamato in causa. È nella fase di ripensamento della vasca che i conservatori del Museo hanno maturato l'idea che il mondo pullulasse di acquariofili, provetti o meno. Per alcuni era tutta colpa della luce, per altri era del fondo, altri ancora pensavano fosse il cibo e così via. I consigli si sono sprecati: "fate così", "mettete questo", "abbassate quello" o "Non funziona, allora alzatelo". La cosa non stupisce; ogni anno in Italia vengono venduti migliaia di acquari che entro un paio d'anni verranno portati in discarica. A determinarne la fine prematura sono la scarsa conoscenza e comprensione della biologia di pesci e piante che impedirebbero il compiersi di vere e proprie catastrofi, una visione puramente estetica dell'acquariofilia, una certa riluttanza a ripassare quei due o tre concetti di chimica che possono fare comodo e nell'era WEB 2.0 a informarsi quasi esclusivamente su internet.
Ora l'acquario è vitale e aggiungo bello. Attira visitatori che vi sostano anche a lungo ungendo con le dita il vetro frontale come fosse una reliquia. Personalmente mi sono tolto lo sfizio di allevare pesci nostrani come il vairone e la sanguinerola e di tappezzare il fondo di foglie di quercia, azione che per pigrizia da anni non osavo compiere. L'apparato vegetale è ancora in definizione, ma con l'arrivo del refrigeratore potremo osare.
Un giovanissimo ghiozzo padano.
Per chi volesse visionarlo, l'acquario è situato nel Museo Civico di Scienze Naturali "Enrico Caffi" di Bergamo. Magari ci incrociamo davanti alla vasca.
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